Le foto di Berlusconi nudo vanno a ruba, trafugato l'archivio di Corona

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    Silvio Berlusconi nudo circondato dalle ragazze del suo harem. È questo una delle tante foto che circolano nel mercato del gossip. Lo diceva senza mezzi termini, ieri, Il Fatto Quotidiano: “Le foto delle feste bollenti di Arcore ci sono, sono sul mercato e valgono tantissimo. Non sono quelle in possesso della Procura di Milano irrilevanti ai fini dell'inchiesta. In almeno una di queste, Silvio Berlusconi è immortalato senza veli e circondato dal suo harem, con ragazze giovani e giovanissime. Il presidente del Consiglio sa dell'esistenza di questi scatti decisamente compromettenti e teme che siano pubblicati. Le immagini confermerebbero inequivocabilmente i racconti che alcune testimoni fanno nelle intercettazioni e delle deposizioni davanti ai magistrati di Milano. In queste ore sono in corso trattative per aggiudicarsi lo scoop che probabilmente è destinato a cambiare la storia politica del Paese”.
    I legali del premier, che parlano eventualmente di fotomontaggi, hanno annunciato di aver presentato denuncia.
    Anche Libero e Il Giornale, oggi in edicola, sostengono la tesi dei "fotomontaggi".


    Trafugati i pc di Corona

    Tali foto hanno un valore incredibile. tant'è che vanno letteralmente a ruba. Non a caso qualcuno è andato a cercarle nell archivio di fabrizio Corona. "Quello che ho subito non è un furto, chi è entrato nella mia agenzia cercava foto di Berlusconi nudo", ha denunciato infatti ieri Fabrizio Corona a proposito del furto dell'archivio fotografico della sua nuova agenzia Fenice.
    "Mi sono davvero rotto, sono quattro giorni che mi chiamano tutti i giornalisti e tutti - ha continuato - mi chiedono la stessa cosa, se ho quelle foto. Non è un caso che chi è entrato nella mia agenzia abbia lasciato soldi e assegni e si sia portato via l'archivio segreto e gli hard disk". Ma le famose foto erano custodite nell'archivio segreto? "Va bè! Ciao", ha detto il paparazzo prima di interrompere la conversazione di colpo.


    Il re nudo trema

    Ma, sempre secondo Il Fatto Quotidiano, "il presidente del Consiglio sa dell’esistenza di queste immagini e trema. È terrorizzato dalla possibilità che questi scatti decisamente compromettenti siano pubblicati. Teme quasi di più le immagini che circolano, incontrollate, che non il processo".
    E ancora: "Le foto sono state scattate, in più occasioni, nelle residenze del presidente del Consiglio dai cellulari delle sue tante ospiti. In queste ore sono in corso trattative fra agenzie specializzate e alcuni settimanali per aggiudicarsi lo scoop che è forse destinato a cambiare la storia politica del Paese".


    La Procura: "Immagini irrilevanti"

    La procura di Milano, però, ancora una volta, abbassa la temperatura. Sono fotografie ''del tutto irrilevanti'' quelle finite agli atti. È quanto tengono a sottolineare qualificate fonti giudiziarie milanesi nel giorno del voto dell'aula di Montecitorio sulla possibilità, per gli inquirenti milanesi, di passare al setaccio l'ufficio di Giuseppe Spinelli, il gestore del patrimonio personale di Berlusconi.
    Poi interviene anche il procutatore capo Edmondo bruti Liberati: "Le foto che abbiamo visto per il momento sono assolutamente irrilevanti ai fini dell'inchiesta". I pm stanno infatti analizzando le foto contenute nei pc e nei telefonini sequestrati alle ragazze che frequentavano le feste di Arcore ma si tratterebbe di "foto innocenti", almeno dal punto di vista giudiziario.


    Stategia processuale a un bivio

    Intanto, per quel che riguarda la strategia processuale della procura, gli inquirenti dovranno in questi giorni decidere se chiedere il giudizio immediato nei confronti del premier per entrambe le ipotesi di accusa formulate oppure se percorrere un doppio binario: procedere con la richiesta di immediato per la sola concussione e con la citazione diretta a giudizio per la prostituzione minorile così da evitare possibili 'bocciature' da parte del gip in futuro.


    Presto la richiesta di giudizio immediato

    Ora c'è una data. "La richiesta di giudizio immediato per il premier sarà inviata al Gip verosimilmente lunedì o martedì". Lo ha annunciato il procuratore della repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, in relazione alla richiesta di processo per Silvio Berlusconi indagato per il caso Ruby.
    Non è ancora certo se il fascicolo comprenderà entrambi i reati ipotezzati fino ad oggi (concussione e prostituzione minorile), ma sembra certo che al Gip saranno inviati atti inediti e ancora sconosciuti.
    Intanto, è atteso per domani il voto della Camera sulla richiesta della Procura di Milano di perquisire gli uffici di Giuseppe Spinelli, contabile e tesoriere personale del presidente del Consiglio. La richiesta dovrebbe essere votata alle 19.

    Ieri l'annuncio e la smentita: in piazza contro i giudici
    Appena ieri Berlusconi aveva deciso di scendere in piazza contro le toghe. Ma poi, neanche 5 minuti dopo ci ripensa. E così tocca a Bonaiuti smentire la notizia della manifestazione.
    La decisione iniziale è stata presa in un vertice del Pdl che si è tenuto a Palazzo Grazioli. Si sarebbero dovute occupare dell'organizzazione dell'evento Michela Vittoria Brambilla e Daniela Santanché.
    "Un piano di iniziative e mobilitazioni a sostegno dell’attività di governo e a difesa del premier dalle aggressioni mediatico-giudiziarie", così viene dato l'annuncio in una nota stampa.
    E ancora: "Nell’ambito delle iniziative e delle manifestazioni politiche e movimentiste da svolgersi su tutto il territorio nazionale ho incaricato Daniela Santanchè e Michela Vittoria Brambilla. Alle due esponenti Pdl, l’incarico di predisporre iniziative mobilitazioni a sostegno dell’attività di governo e a difesa del premier dalle aggressioni mediatico-giudiziarie. Questo avverrà coinvolgendo tutte le componenti della società civile e tutte le strutture del Pdl, centrali e periferiche".


    La smentita di Bonaiuti

    Poco dopo, però, arriva la frenata del portavoce del premier Paolo Bonaiuti che parla di un "un banale equivoco" e nega che nel vertice del Pdl di oggi si sia parlato del tema. "È vero che Daniela Santanchè potrà predisporre un piano d'iniziative per illustrare ai cittadini le realizzazioni del governo Berlusconi. Questo non ha nulla a che vedere, quindi, con le vicende giudiziarie che vedono coinvolto il presidente" conclude Bonaiuti.


    La rabbia del Cavaliere
    "Irresponsabili e insolenti": Berlusconi è arrabiatissimo per il "No" del Pd alla sua proposta di collaborazione. E così si scaglia contro tutte le opposizioni che in questo momento di estrema difficoltà del premier non corrono in suo soccorso.
    La risposta ufficiale di Bersani al Cavaliere, infatti, arriva oggi dalle colonne del Corriere della Sera: "La proposta arriva fuori tempo massimo".
    Di qui l'ira del premier: ''Prendo atto delle risposte propagandistiche e degli atteggiamenti irresponsabili e insolenti di una parte delle opposizioni di fronte all'unica proposta seria in campo per rilanciare l'economia e la società italiana e per curare nel solo modo possibile, e cioè con un grande piano nazionale per la crescita, il debito pubblico''.
    E ancora: "Il voto vi punirà". Quest'ultima affermazione potrebbe lasciar intendere che presto si tornerà alle urne.


    L'affondo di Maroni

    L'ipotesi di tornare alle elezioni prima del tempo torna a essere davvero plausibile. La politica italiana in queste ore è in fibrillazione. L'affondo al presidente del Consiglio potrebbe arrivare proprio dagli alleati di sempre, la Lega Nord. Oggi è proprio Roberto Maroni, ministro dell'Interno del Carroccio, a sfidare Berlusconi. "Se giovedì il federalismo non passa andiamo tutti a casa''. Giovedì prossimo infatti, il testo del decreto attuativo sulla fiscalità municipale passa al vaglio della Commissione Bicamerale presieduta dall'ex forzista La Loggia. Se dovesse essere bocciato si aprirebbe tutto un altro scenario.
    C'è addirittura chi assicura che la delegazione leghista al governo, composta da Maroni, Bossi e Calderoli, potrebbe essere addirittura ritirata e il premier costretto a salire al Colle.

    La lettera a Bersani

    berlusconi, accerchiato dalle inchieste sul bunga bunga da una parte e dai numeri risicati alla Camera dall'altra, ha tentato l'ultima disperata mossa, scrivendo una lettera aperta, pubblicata oggi dal Corriere della Sera, al segretario del Pd Pierluigi Bersani, per sottoscrivere insieme un piano bipartisan per la crescita.
    Il Pd per ora ha respinto l'offerta. Il vice segretario Enrico Letta considera l'iniziativa di Berlusconi un tentativo disperato, e sfida il presidente del consiglio ad accettare un confronto in tv con Bersani.


    La settimana della verità

    Così in settimana Berlusconi rischia grosso. La procura di Milano dovrebbe depositare la richiesta al gip Cristina Di Censo di giudizio immediato per lui entro la fine della settimana. E sempre in settimana dovrebbe chiarirsi il destino del Federalismo, tema su cui la Lega non è disposta a trattare.


    La Lega pronta a mollarlo

    Il ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, in un'intervista al Corriere della Sera sottolinea che ''dopo la fiducia del 14 dicembre è come se fossimo in convalescenza'' e ''quello che sta accadendo alle istituzioni non ci dà una maggioranza sicura''. E poi ancora: "Il Carroccio sta pensando già da tempo alle elezioni anche perché questa incertezza costante in cui vive la politica non consente di fare previsioni certe''. Maroni giudica infine ''difficile'' la possibilità di un 'election day' con le amministrative (che saranno ''il 15 maggio, con ballottaggio fissato il 29''). Per ora ''apnea fino a giovedì, poi penseremo al resto''.
     
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  2. †El PrInCiPe MiLiTo †
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    che schifo :asd:
     
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1 replies since 6/2/2011, 12:06   55 views
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